Sarà stato verso la fine di ottobre che un giorno, un po' sudato, tornato da una pedalata, incontro un compaesano che mi ferma e mi dice: “Ho sentito che per il Giro d’Italia femminile gli organizzatori, con Gianni Rossi di Castellania e Giovanni Ferrari Cuniolo di Tortona, stanno cercando un percorso da queste parti, per una conometro, con arrivo a Castellania per onorare il centenario della nascita di Coppi, ma secondo te, non si potrebbe farla partire da Cassano?”.
“Cavolo!” dico io “sarebbe bello, ma chissà cosa bisogna fare per riuscirci!” e lui sorridendo mi dice: “Beh di preciso non lo so, ma penso che non sia impossibile, inoltre io sono disposto a versare un discreto contributo purché anonimo. Vuoi provare a sentire i vari enti e vedere se si riesce a farlo?”
Arrivato a casa e fatta la doccia, ho iniziato a telefonare a Giancarlo Coppi, presidente del nostro gruppo Asd Costante Girardengo, per esporgli la proposta e candidando il nostro sodalizio a fare da promotore dell’evento.
Giancarlo mi dice: “Per me va bene, senti con il Comune, che è coinvolto, poi vediamo gli altri enti cosa dicono.”
Telefono ad un nostro iscritto, membro attivo e impegnato della giunta comunale: “Ciao, si potrebbe proporre il nostro paese ad ospitare la partenza del Giro Rosa?” e gli spiego la proposta.

Rosa quale titolo del primato di classifica, Rosa delicato emblematico pastello rappresentativo del gentil sesso che, a non essere da meno dei maschi, affronta la trentesima edizione del Giro d’Italia femminile.
Corsa che quest’anno assume una particolare significato perché si accinge, dalla prima tappa, a percorrere le strade del basso Piemonte attraverso percorsi che hanno forgiato i ciclisti e i grandi campioni di questo sport straordinario.
La trafila infinita di ciclisti percorre le strade sconnesse ed impolverate nel primo cinquantennio del novecento, teatro delle due Guerre Mondiali.
Giovanni Cuniolo, tortonese, si aggiudica per ben tre volte consecutive, 1906 , 1907, 1908 il titolo di campione italiano sfoggiando una inedita maglia tricolore verticale. Vincerà più di ogni altro finché non comparirà sulla scena ciclistica il primo Campionissimo, Costante Girardengo “l’omino di Novi Ligure”, protagonista di innumerevoli vittorie tra cui sei Milano Sanremo, tre Giri di Lombardia, due Giri d’Italia. Vanto di Cassano Spinola è Andrea “Sandrino” Carrea, burbero ma generoso gregario, che per una notte a Losanna nel Tour del 1952 e nella successiva scalata dell’Alpe d’Huez, calzò la prestigiosa Maglia Gialla. Valter Almaviva e Cassano Colombo, tra gli altri, si distinsero come eccellenti corridori e preziosissimi gregari di Fausto Coppi.